Luca Masini - MioDottore.it

Osteopatia in gravidanza: come migliora il benessere della gestante

osteopatia in gravidanza
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L’osteopatia è un valido supporto per migliorare il benessere di madre e figlio nei mesi di gestazione. Durante questo magnifico percorso che conduce una donna a diventare mamma, la donna in gravidanza subisce enormi cambiamenti che interessano tutti i sistemi corporei.

Rivolgersi all’osteopata durante al gravidanza, oltre a ridurre il mal di schiena e la sciatalgia, aiuta il corpo nei cambiamenti posturali causati dalla crescita del feto e contribuisce a un parto più sereno.

In questa guida approfondiremo i disturbi che possono essere alleviati attraverso l’osteopatia. Scopriremo anche quando iniziare il trattamento osteopatico e come programmare le sedute durante la gravidanza.

Analizzeremo nel dettaglio come avviene una seduta di osteopatia per una donna in dolce attesa, con un focus sulle tecniche utilizzate.

Infine, risponderemo alle domande più frequenti sull’osteopatia in gravidanza, per offrire un quadro completo e utile alle future mamme.

Continua a leggere e scopri come questa disciplina può essere un alleato prezioso durante questi nove mesi così importanti nella vita di una donna.

Perché l’osteopatia è utile in gravidanza

Secondo la letteratura scientifica i dolori più comuni nelle gestanti sono:

  • mal di schiena (lombalgia e dorsalgia).
  • Sciatalgia.
  • Pesantezza al pavimento pelvico.
  • Cervicalgia (dolore al collo).

Il Trattamento Manipolativo Osteopatico (OMT) agendo sul sistema muscolo-scheletrico è molto efficace nel risolvere questi disturbi e migliora il benessere della futura mamma.

Per prevenire l’insorgenza di questi dolori è consigliabile intraprendere un percorso osteopatico sin dall’inizio del secondo trimestre di gravidanza.

Prima si inizia il trattamento, maggiore sarà la sua efficacia, non solo per prevenire dolori muscolo-scheletrici e sciatica ma anche per favorire la fase espulsiva del parto.

Questo perché, trattando il bacino e la regione pelvica, l’osteopata agisce sui tessuti superficiali e profondi, risolvendo le possibili zone rigide e contratte che lo renderebbero più difficile.

E’ stato dimostrato che alcune complicanze ostetriche che richiedono episiotomia, uso della ventosa, o altri interventi ostetrici durante il travaglio e il parto, possono essere date da rigidità articolari e tensioni muscoloscheletriche presenti nel bacino della donna.

L’osteopatia può perciò contribuire a una gravidanza più serena, a un miglior adattamento ai cambiamenti corporei, a una riduzione dell’incidenza di dolori osteomuscolari e ad un parto meno difficile.

Quali sono i benefici del trattamento osteopatico in gravidanza?

Oltre ai già descritti benefici sui dolori muscolari, sulla sciatica e sul mal di schiena, il ruolo dell’OMT nella riduzione di complicanze ostetriche e nel favorire il parto, altri vantaggi dell’osteopatia durante la gestazione possono essere:

  • miglioramento dello stato di benessere psicofisico (riduzione dello stress).
  • Minor senso di stanchezza.
  • Riduzione dei sintomi di reflusso gastro-esofageo.
  • Miglioramento della nausea e del mal di testa (spesso causato da una cefalea muscolo-tensiva).

mal di schiena donna incinta

Quando iniziare il trattamento osteopatico in gravidanza?

Nel primo trimestre di gravidanza, il periodo più a rischio di aborto, l’osteopatia è consigliata SOLO se effettuata con tutte le dovute accortezze del caso (non va disturbata la zona viscerale addominale e non si deve agire direttamente sulla zona lombosacrale).

In questo periodo tuttavia si possono trattare gli arti inferiori, la dorsale o la regione cervicale.

A partire dal secondo trimestre è consigliabile iniziare a rivolgersi a un osteopata, siccome in questo periodo iniziano i cambiamenti posturali dovuti alla crescita del feto.

È consigliabile iniziare i trattamenti osteopatici in questa fase per preparare il corpo ai cambiamenti fisiologici e prevenire l’insorgenza di dolori muscolo-scheletrici.

Nel terzo trimestre, i dolori lombari e gli altri disagi, nonostante siano documentati anche nel trimestre precedente, diventano più comuni, spesso manifestandosi tra la 26ª e la 28ª settimana.

Come avviene una seduta di osteopatia per la donna in dolce attesa

Ogni seduta di osteopatia, che dura generalmente 45-60 minuti, è personalizzata in base alla fase della gravidanza, ai disturbi e alle condizioni fisiche della paziente.

Ecco come si svolge in genere una sessione:

  • si inizia con un’anamnesi approfondita, durante la quale l’osteopata raccoglie informazioni sulla salute generale della paziente, sui sintomi presenti e sulla progressione della gravidanza. Vengono valutati eventuali disturbi comuni, come mal di schiena, sciatalgia, disturbi del sonno, cefalee e tensioni muscolari. L’osteopata effettua un’analisi posturale e del movimento per identificare aree di disfunzione connesse al problema.
  • L’osteopata utilizza tecniche delicate e non invasive, come le tecniche miofasciali per alleviare tensioni muscolari e migliorare la mobilità dei tessuti o la mobilizzazione articolare per ridurre dolori muscolo-scheletrici, come quelli nella zona lombare o pelvica.

Al termine della seduta, l’osteopata fornisce consigli su esercizi di stretching, posture corrette o altre attività utili a mantenere i benefici del trattamento.

trattamento osteopatico in gravidanza

Domande frequenti

L’osteopatia è sempre sicura in gravidanza?

Sì, ci sono numerosi studi clinici che attestano la sicurezza del trattamento osteopatico nelle donne in gravidanza

Come ogni trattamento deve essere eseguito da un osteopata esperto e adattato alle condizioni specifiche della futura mamma.

È sempre utile, prima di sottoporsi a trattamenti durante il periodo della gravidanza, rivolgersi prima al proprio medico curante o al proprio ginecologo, in modo da escludere eventuali complicanze.

Quante sedute di osteopatia servono in gravidanza?

È difficile stabilire un numero esatto di sedute siccome dipendono dalla sintomatologia riferita e dallo stato di salute.

Generalmente sono necessari 3-5 trattamenti per risolvere il motivo del consulto (es: mal di schiena, cervicalgia).

Dopodiché è altamente consigliabile proseguire con un percorso di mantenimento (solitamente 1 visita ogni 3-4 settimane) finalizzato a rimuovere ulteriori rigidità articolari e tensioni accompagnando la futura mamma fino al parto.

Tuttavia, il numero esatto e la cadenza delle sedute dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze specifiche della gestante e alle indicazioni del professionista.

Conclusioni

L’osteopatia si conferma un validissimo alleato per affrontare i cambiamenti e le sfide che accompagnano i nove mesi di gravidanza.

Grazie a tecniche delicate e non invasive, può risolvere i disturbi più comuni, migliorare il benessere psicofisico e preparare il corpo al parto.

Per garantire un percorso sicuro ed efficace, affidati a un osteopata qualificato e confrontati sempre con il tuo ginecologo.

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