Se ti capita di sentire la mandibola che fa click quando mastichi o sbadigli, oppure avverti dolore, tensione, o una sensazione strana mentre mangi, sappi che sono disturbi molto comuni.
Spesso sono legati a disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM), allo stress o a squilibri posturali.
In questa guida vedremo insieme quali possono essere le cause di questi fastidi, quando è il caso di preoccuparsi e, soprattutto, come l’osteopatia può aiutarti a ridurre il dolore, migliorare il movimento della mandibola e ritrovare benessere ogni volta che mangi, parli o semplicemente apri la bocca.
Perché la mandibola fa rumore o provoca dolore quando mangi?
Se senti un clic, uno scrocchio o avverti dolore quando mastichi, sbadigli o apri la bocca, probabilmente la tua articolazione temporo-mandibolare (ATM) è in tensione o lavora male.
Questa articolazione è una delle più complesse del corpo e ogni minimo squilibrio può creare problemi fastidiosi.
Le cause possono essere tante:
- stress e serramento dei denti (bruxismo),
- postura scorretta (ad esempio testa in avanti per ore davanti al PC),
- problemi di occlusione dentale,
- traumi al viso o al collo,
- rigidità muscolare a livello cervicale.
Il problema spesso non è solo locale e anche tensioni in altre zone del corpo possono riflettersi sulla mandibola, creando un circolo vizioso di dolore e rigidità.
Spesso arrivano in studio persone che non riescono più a gustarsi un pasto in tranquillità: chi avverte uno scatto continuo ogni volta che mastica, chi ha dolore già dalla colazione, o chi sente il volto stanco e contratto senza capire il perché. In molti casi, alla base c’è una tensione cronica dell’ATM che si è sviluppata lentamente nel tempo.
Quali sono i sintomi da non ignorare
Oltre al classico clic o dolore durante la masticazione, ci sono altri segnali che potrebbero indicare un problema all’ATM:
- difficoltà ad aprire completamente la bocca,
- dolore al risveglio, soprattutto vicino all’orecchio o alla mascella,
- mal di testa frequenti, soprattutto alle tempie,
- sensazione di affaticamento mandibolare anche dopo pasti leggeri,
- acufeni o ronzii nelle orecchie,
- dolore cervicale associato.
Se noti uno o più di questi sintomi, è il momento di approfondire, perché spesso sono segnali che il corpo ti manda per dirti che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe.
Mandibola e postura: c’è un legame?
La mandibola non lavora da sola ed è strettamente collegata al cranio, alla cervicale e alla muscolatura del collo e delle spalle.
Se, ad esempio, hai le spalle sempre contratte o la testa spinta in avanti, l’articolazione mandibolare ne risente.
Un disequilibrio posturale può modificare il modo in cui chiudi la bocca o mastichi, e viceversa, una mandibola bloccata può alterare la postura di tutto il corpo. È un sistema interconnesso, e per questo è fondamentale valutarlo nel suo insieme.
Cosa può fare l’osteopatia per il dolore all’articolazione temporo mandibolare
L’osteopatia lavora proprio sulle disfunzioni meccaniche e funzionali del corpo, quindi è particolarmente indicata in caso di disturbi dell’ATM. L’osteopata non si limita alla zona della mandibola: osserva e tratta anche cervicale, spalle, cranio, diaframma e postura generale.
Ad esempio, una paziente che stringeva i denti di notte da anni e soffriva di frequenti mal di testa ha trovato sollievo già dopo le prime sedute, grazie a un lavoro mirato sulla cervicale e sulla muscolatura facciale. Oppure un ragazzo che aveva avuto un piccolo trauma sportivo alla mandibola e da allora sentiva uno “scrocchio” continuo, ha recuperato la piena mobilità in poche settimane.
Attraverso tecniche manuali precise, l’obiettivo è:
- liberare le tensioni muscolari e fasciali,
- migliorare la mobilità dell’articolazione mandibolare,
- riequilibrare le catene posturali coinvolte,
- favorire un movimento armonico e senza dolore.
Come si svolge una seduta osteopatica per la mandibola
La prima seduta comincia sempre con un ascolto approfondito. L’osteopata deve capire quando è comparso il dolore, se ci sono stati traumi, com’è la tua postura quotidiana, se stringi i denti la notte, se hai già fatto visite o trattamenti.
Dopo l’anamnesi, osserva come si muove il tuo corpo, valuta la funzionalità della mandibola e delle strutture correlate. Il trattamento può includere:
- manovre all’articolazione ATM,
- tecniche cranio-sacrali e miofasciali,
- trattamento della cervicale, delle spalle, del torace,
Ogni seduta è personalizzata in base al tuo quadro clinico e agli obiettivi da raggiungere.
Cosa aspettarsi dopo il trattamento
Molte persone avvertono subito una sensazione di leggerezza e apertura della mandibola, maggiore fluidità nei movimenti, meno tensione cervicale o mal di testa. In altri casi, il miglioramento avviene in modo più progressivo.
L’obiettivo dell’osteopatia non è solo togliere il dolore, ma ristabilire un equilibrio più profondo tra le varie parti del corpo. In alcuni casi, bastano poche sedute per vedere risultati concreti, in altri serve un percorso più lungo, specie se il disturbo è presente da anni.
Quando prenotare una visita osteopatica
Se il rumore alla mandibola è frequente, il dolore non passa, oppure hai sintomi associati come mal di testa, tensione cervicale o difficoltà a masticare, non aspettare che peggiori.
C’è chi si è rivolto all’osteopata dopo mesi di tentativi con bite, farmaci o visite specialistiche senza risultati duraturi. In molti casi, il trattamento osteopatico ha aiutato a individuare la vera causa nascosta dietro il disturbo e a trovare finalmente un miglioramento concreto.
Anche in assenza di una diagnosi specifica, l’osteopata può aiutarti a capire da dove nasce il problema e impostare un piano di trattamento efficace.
Prenotare una visita è il primo passo per risolvere il disturbo in modo naturale, senza farmaci, migliorando la funzione del tuo corpo nel suo insieme.
Domande frequenti
L’osteopatia funziona anche se ho già provato altri trattamenti?
Sì, soprattutto se quei trattamenti non hanno risolto il problema alla radice. L’osteopatia può affrontare cause posturali e funzionali che spesso restano invisibili ad altri approcci più localizzati.
Quanto tempo ci vuole per notare miglioramenti?
Dipende da quanto tempo hai il problema, da cosa lo causa e dalla tua risposta al trattamento. Alcuni notano un miglioramento già dopo 1-2 sedute, altri hanno bisogno di un percorso più lungo. L’osteopata valuterà con te la frequenza e il numero di incontri più adatto al tuo caso.
Conclusioni
Quando si parla di mandibola a scatto, schiocco durante la masticazione o dolore diffuso al volto, spesso ci si concentra solo sul sintomo. Ma in realtà, come dimostrano molti studi, è fondamentale guardare alla persona nella sua interezza: mente, corpo, spirito e relazione con ciò che la circonda.
Il disturbo dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare), o TMD (Temporomandibular Disorders) secondo il termine usato in medicina e in molti protocolli negli Stati Uniti, può dipendere da cause molto diverse:
- tensioni nei muscoli, infiammazione dei tendini o dei legamenti,
- alterazioni dell’osso,
- patologie sistemiche come l’artrite reumatoide.
È importante quindi fare una valutazione completa, non solo locale ma funzionale, per capirne davvero l’origine.
Dal punto di vista dell’osteopatia, nata con lo scopo di restituire al corpo la sua naturale capacità di autoregolarsi e guarire, ogni individuo viene considerato unico.
Come insegnava Andrew Taylor Still, padre dell’osteopatia, ogni persona merita un’assistenza che tenga conto dei suoi lati fisici, emotivi e posturali. Ecco perché questo tipo di approccio può affiancarsi ad altre professioni sanitarie e integrarsi con le pratiche della medicina tradizionale.
L’utilizzo dell’osteopatia in caso di TMD può aiutare ad alleviare i dolori, ridurre il gonfiore, migliorare la funzionalità e prevenire l’aggravarsi di eventuali patologie.
E, cosa ancora più importante, aiuta il/la paziente a ritrovare autonomia, benessere e qualità della vita, indipendentemente dall’età o dalla presenza di una diagnosi specifica.
Non aspettare che un semplice schiocco diventi un problema cronico
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