Per poter spiegare, anche in maniera semplice, che cos’è l’ernia del disco è necessaria una breve introduzione per spiegare, innanzitutto, cos’è il disco:

Il disco intervertebrale è una struttura anatomica che si trova tra le vertebre della colonna spinale, dalla seconda cervicale all’ultima lombare.

È formato da due parti distinte:

  • Una parte periferica, chiamata anello fibroso, formato da una serie di lamelle oblique, a decorso incrociato. Questa disposizione assicura all’anello fibroso una maggiore resistenza e ne limita la rotazione.
  • Un parte centrale, chiamata nucleo polposo, una struttura gelatinosa trasparente composta per la maggior parte d’acqua. Questo nucleo si trova in un alloggiamento inestensibile, formato dai corpi delle vertebre sopra e sotto e dalle fibre più interne dall’anello fibroso che lo circondano.

Il disco intervertebrale è una struttura molto importante perché permette di ammortizzare i carichi che gravano sulla colonna vertebrale sia in posizione statica che durante la dinamica del movimento. Essendo inoltre in grado di adattarsi e “deformarsi” (entro certi limiti) permette alle vertebre di compiere i loro movimenti (assieme con le altre articolazioni che si trovano tra una vertebra e la sottostante).

In seguito ad uno sforzo o alla degenerazione cronica delle lamelle posteriori dell’anello fibroso, il disco può deformarsi o rompersi, causando la fuoriuscita del nucleo polposo.

Questa modificazione anatomica prende il nome di ernia discale (o del disco).

Il disco intervertebrale invade così lo spazio circostante comprimendo le strutture nervose e causando infiammazione e dolore. Il dolore si manifesta sia nella zona in cui è avvenuta l’ernia (mal di schiena lombare in caso di ernia lombare), sia lungo il decorso delle strutture nervose che vengono schiacciate (ad esempio, in caso di compressione del nervo ischiatico, si manifesta la sciatica con il suo caratteristico dolore lungo la parte posteriore dell’arto inferiore).

Il trattamento dell’ernia discale dipende dalla situazione, ma solo raramente è necessaria un’operazione chirurgica: oggi si interviene chirurgicamente solo se vi è un grave danno del nervo o se fallisce l’approccio conservativo. Il primo approccio è quindi quasi sempre quello conservativo, che consiste in: terapia farmacologica, terapia manuale (osteopatia, fisioterapia, chiropratica) ed esercizio fisico.

È compito del professionista anche quello di insegnare al paziente come sollevare correttamente un peso dal terreno e a prestare attenzione ad alcune attività di vita quotidiana.
Ciascun paziente dovrebbe inoltre mantenere il proprio peso nella norma, svolgere un minimo di attività fisica e dedicare un po’ di tempo al rinforzo della muscolatura.

Questi semplici accorgimenti permettono di ottenere risultati duraturi; lo stile di vita di ciascuno di noi riveste sempre un ruolo fondamentale.

Bibliografia:

I.A., Kapandji. The physiology of the joints. Edinburgh; New York: Churchill Livingstone, 2007

Standring, Susan, and Henry Gray. Gray’s Anatomy: The Anatomical Basis of Clinical Practice. Edinburgh: Churchill Livingstone/Elsevier, 2012

PNLG9 Appropriatezza della diagnosi e del trattamento chirurgico dell’ernia del disco lombare sintomatica LINEA GUIDA Data di pubblicazione: ottobre 2005 Data di aggiornamento: ottobre 2008

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